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FERDINANDO II DI BORBONE: RE NEL NOME DEL PROGRESSO

di: Raffaele Rago - da: http://www.battipagliaonline.com/tempo/cultura/prose.asp?poesia=153

 

Ferdinando II, Re delle Due Sicilie, nacque a Palermo nel 1810 durante l’occupazione militare francese della parte continentale del Regno. Fu il primo dei sovrani borbonici a realizzare la completa indipendenza del paese dalle influenze straniere. Geloso della sua meridionalità e di quella del suo popolo, iniziò il suo lungo regno nel 1830, appena ventenne. Il primo atto di questo grande sovrano, amato dal suo popolo e tanto odiato dai suoi nemici che riempirono pagine di menzogne e di vituperio nel suo nome, fu di decurtare le sue rendite private e quelle della Corona per dare un esempio concreto di volontà di risanamento delle finanze pubbliche. Sotto il suo regno le Due sicilie si collocarono al primo posto tra gli stati italiani per lo sviluppo civile, sociale ed economico. La prima ferrovia italiana (Napoli-Portici, 1839) non è che la punta di diamante di un processo che vide prosperare un’industria metalmeccanica meridionale con uno stabilimento statale, quello di Pietrarsa, dove si costruirono le caldaie, le locomotive e le rotaie delle ferrovie, cosa che non accadde negli altri stati del Nord dove fino al 1860 occorrevano macchinisti e macchine inglesi per andare avanti. Sempre pronto ad assecondare la innovazioni in campo economico migliorò le condizioni di vita del suo popolo realizzando grandi opere come la bonifica del Volturno che superò in grandezza quella delle paludi pontine. Fu uomo giusto e rispettoso dei diritti altrui tanto da non voler mai prendere in considerazione gli inviti che da tante parti gli furono rivolti per operare l’unità d’Italia attraverso la conquista di altri stati. Dette spontaneamente la costituzione nel 1848 e partecipò lealmente alla costruzione di un’Italia confederata ma fu il Piemonte a non volerla ed a fomentare le fazioni più estreme che fecero fallire l’esperimento costituzionale.

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