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Capilongo Pasquale

(Benevento 3 agosto 1836 - 28 gennaio 1923). Compì gli studi letterari nel Collegio gesuitico beneventano; frequentò in seguito scuole private di diritto pur sempre attive nella città pontificia. Affermatosi nel febbraio del 1860 per iniziativa di Salvatore Rampone il Comitato liberale unitario di Benevento, egli vi partecipò con fervore, sovvenendo anche con i suoi mezzi l'arruolamento dei volontari. Compiuta il 3 settembre di quell'anno la rivoluzione con la quale la Città si sottraeva dal sette volte secolare dominio papale, il Capilongo fu eletto maggiore della Guardia Nazionale e poco dopo, consigliere comunale e infine sindaco. Durante il suo sindacato, (1867-74), l'abbandonata Città iniziò il suo rinnovo nel campo edilizio, della viabilità e dell'istruzione pubblica. Il Capilongo fu poi presidente del Consiglio provinciale e promosse, fra l'altro, la costruzione di quelle linee ferroviarie che ora allacciano Benevento a Campobasso, e a Napoli attraverso la Valle Caudina. Venne da lui sorretto anche un istituto di credito il cui organismo richiamò l'interesse del grande economista Luigi Luzzatti. Deputato della sinistra costituzionale dal 1876, conservò il mandato parlamentare sino al 1895, partecipando con illuminata attività ai lavori della Camera senza mai venir meno al suo carattere di ferma, coerente, indipencienza.

Bibl. A. MELLUSI, Un cittadino beneventano: il deputato Pasquale Capilongo in Riv. Stor. del Sannio, 1924, pp. 122, 187, 261; A. ZAZO, Il Sannio nella rivoluzione del 1860 cit. p. 102 e passim; M. ROTILI, Benevento e la provincia sannitica cit., p. 299; cfr. Gazzetta di Benevento, 7 dic. 1872 e 3 sett. 1873.

da "DIZIONARIO BIO-BIBLIOGRAFICO DEL SANNIO" di Alfredo Zazo, Ed. Fausto Fiorentino, Napoli, 1973

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