MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01CE00A9.436CCD40" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01CE00A9.436CCD40 Content-Location: file:///C:/811A0272/2013_01_22.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
A PROPOSITO =
span>
DI GRILLO
Siamo pazienti, tolleranti, disposti al dialogo e rispettosi delle tesi altrui, ma, spesso, qualcuno confonde questo nostro procedere qu= ale debolezza o, peggio, incapacità, impreparazione,….fessaggine.<= o:p>
Beppe Grillo e la sua allegra “banda” hanno attac=
cato
chiaramente il nostro Movimento e la nostra dignità, hanno
spudoratamente esaltato quell’ideologia razzista, generata dalla pegg=
iore
retorica risorgimentale, secondo la quale noi siamo dei “delinquenti atavici e senza possibilità di
recupero”. A questo punto non potevamo stare zitti e fermi, chi t=
ace
acconsente, e bene hanno fatto le migliaia di nostri lettori che hanno
letteralmente assaltato il sito “5 Stelle” per far valere le gi=
uste
ragioni.
Tuttavia ricordiamoci di tali nefande affermazioni e regoliam=
oci
quando avremo la possibilità di dire la nostra nella cabina elettora=
le.
Intanto vi alleghiamo alcune delle più significative n=
ote
inviate a Grillo ed a noi giunte per conoscenza.
Cap. Alessandro Romano=
span>
-Sappia, innanzitutto, che il Piemonte non avrebbe occupato
militarmente il Regno delle Due Sicilie e lo avrebbe depredato, lo ha occup=
ato
e lo ha depredato.
-Se il Regno delle Due Sicilie oggi sarebbe o non sarebbe
un’isola felice e borbo=
nica
non sono cazzi suoi.
-Eviti di definire pamphlet illeggibili dei testi di cui,
evidentemente per suoi limiti cerebrali, non riesce a capirne il
contenuto.
-Prima di parlare delle vittime meridionali di Fenestrelle, si
sciacqui la bocca e, da piemontese, si vergogni dei suoi antenati.
-Per quanto riguarda le parti di verità che vengono
ingigantite, beh, voi lo fate da centocinquant’anni.
-Lo Stato di Napoli non è capitolato di fronte agli
avventurieri di Garibaldi, ma grazie alla protervia britannica che ha manov=
rato
e protetto il suddetto Garibaldi (se no, col cacchio che ci arrivava a Napoli!)=
. Ecco
un altro motivo per cui dovrebbe imparare meglio la storia.
-Io non appartengo al Movimento Neoborbonico, ma non mi risulta
che si sia garantito potere e poltrone anzi; inoltre, sono le sue parole ad
essere lo specchio perfetto della Lega fingendo prima di negare
quell’orgoglio campanilistico che subito dopo le sue stesse parole
confermano.
-…e sono quelle stesse parole espresse da gente come lei,
infine, che mi dissuadono a votare per il Movimento Cinque Stelle a cui, fi=
no a
quando non l’ho letta, guardavo con simpatia.
Erminio de Biase=
Per conoscenza ho risposto più volte (censurato 4/5 vol=
te)
all'articolo in questione, questa la mia risposta pluricensurata dal "=
signor"
Vittorio Bertola:
“E’ un articolo indecente, superficiale e
irrispettoso.
Certuni dovrebbero essere tagliati
fuori, Grillo provvedi, grazie.
Dottor Marco Piazza
Egregio dottor Beppe Grillo,
qual’è, secondo Lei ed i Suoi collaboratori,
l’attuale priorità per il Movimento 5 Stelle?
Probabilmente, tantissimi di noi poveri cittadini tartassati d=
a un
Stato vampiro ci saremmo aspettati che fosse stato il SIGNORAGGIO BANCARIO,
l’emissione della carta moneta e, conseguentemente, la necessaria e
relativa riappropriazione del valore MONETARIO da parte dello Stato italian=
o,
al fine di emettere una moneta nazionale capace di azzerare la TRUFFA del
DEBITO PUBBLICO!!!
Invece NO!
Il dirigente del Movimento 5 Stelle Vittorio Bertola ha pensato
bene di sfornare un risentito e polemico articolo, dal quale trasudano
sentimenti inequivocabilmente antimeridionali (apparso su:
http://www.beppegrillo.it/listecivi=
che/liste/torino/2013/01/un-problema-del-cranio.html), in merito ad una questione giudizi=
aria,
sorta fra il sindaco di Motta Santa Lucia - CZ - (appoggiato dal Movimento
Neoborbonico), da una parte, ed il Comune e l’Università di
Torino, dall’altra, dinanzi al Tribunale di Lamezia Terme. Il collegio
giudicante ha, infatti, emesso una sentenza che obbliga l’Ateneo a
restituire il cranio di Giuseppe Villella al Comune d’origine, che si
è fatto carico di eseguirne la cristiana sepoltura. Il Consiglio
comunale di Torino si è quindi pronunciato, con alto senso di
pietà cristiana, in favore dell’esecuzione della decisione
giudiziaria (sentenza che era stata sospesa dopo il ricorso in appello prop=
osto
dalla citata Università). Il signor Bertola, fra l’altro, non =
ha
mancato di offendere la memoria di un uomo che ha combattuto ed è mo=
rto
in difesa della Patria delle Due Sicilie contro l’invasore piemontese=
del
1860, chiamando il povero patriota meridionale «“bandito”
ottocentesco Giuseppe Villella».
Non mi dilungo ancora su questa squallida questione che, in un
gravissimo momento storico come quello che stiamo vivendo, per un movimento
politico come il M5S, è lapalissianamente secondaria, atteso il vost=
ro
enorme impegno in una incerta ed importante campagna elettorale.
Detto questo e senza addentrarmi in ulteriori dettagli nel mer=
ito
della vicenda e dell’articolo di Bertola (il quale ha, a mio avviso,
bisogno di studiare un po’ meglio la storia d’Italia), colgo l&=
#8217;occasione
per invitarLa a riprendere invece l’oltremodo più importante,
seria e delicata questione del truffaldino-diabolico sistema dell’eur=
o e
della truffa del debito pubblico, legata al signoraggio ed agli esosi e non
dovuti interessi (ammontanti a ben 80-85 miliardi di euro annui!!!) su di un
DEBITO PUBBLICO-TRUFFA (per il mero utilizzo dell’infima carta
filigranata colorata chiamata euro-banconote!) che i cittadini-contribuenti=
di
questa povera Italia devono pagare attraverso la gravosissima pressione
fiscale.
Sì, dottor Grillo, Lei (che ha avuto il piacere di
conoscere personalmente il compianto professor Giacinto Auriti e di assimil=
arne
per un periodo il pensiero) sa benissimo che, nel truffaldino e diabolico
euro-sistema (moneta-debito), il famigerato ed inestinguibile DEBITO PUBBLI=
CO
è costituito dall’intera massa di carta-moneta circolante,
maggiorata da interessi il cui equivalente non viene affatto stampato.
Il truffaldino sistema della moneta-debito consente, pertanto,=
a
dei soggetti privati di arricchirsi (grazie alla compiacente legislazione in
materia monetaria) lucrando sulle entrate fiscali dello Stato. In Italia,
infatti, a fronte di un gettito erariale diretto di circa 400 miliardi di e=
uro
annui, la cospicua fetta dei menzionati 80-85 miliardi di euro all’an=
no
(che costituisce più del 20% delle entrate) viene
“intascata” dagli azionisti (banche, compagnie di assicurazioni,
soggetti privati detentori dei titoli di Stato italiani, etc.) delle Banche=
di
Emissione di quella moneta-debito chiamata EURO. Di conseguenza, il Fisco
è assoggettato al Sistema Bancario, che ci indebita con un fantomati=
co
Debito Pubblico, creato (dal nulla!) dalle Banche che ne sono poi le illeci=
te
creditrici.
Perché, dottor Grillo, Ella NON PARLA PIU’ DEL
SIGNORAGGIO e della necessità che lo Stato italiano si riappropri de=
lla
sua (e dei cittadini: vedasi l’art. 1 della Costituzione repubblicana)
SOVRANITA’ MONETARIA?!?
Se vuole essere credibile, LO FACCIA ORA O SARA’ POI
COSTRETTO A TACERE PER SEMPRE, una volta che la DITTATURA silente dei BANCH=
IERI
avrà consolidato il suo potere assoluto (a legibus solutus) in questo
disastrato Paese!!!
Voglia gradire i miei più distinti saluti,
dott. Ubaldo Sterlicchio.
Inviato a: segnalazioni@beppegrillo.it il 21 gennaio 2013.
Gent.mo Sig. Vittorio Bertola
Movimento 5 stelle,Torino
p. c. Beppe Grillo
p.c. Sig. Sindaco Comune di Motta Santa Lucia
p.c. Amm.ne Comunale di Torino
p.c. Museo Cesare Lombroso Torino
Oggetto: Restituzione del cranio del brigante Villella=
al
Comune di Motta Santa L=
ucia
L&=
#8217;articolo,
apparso sul Sito del “Movimento...” di Torino il 13 c.m. da Lei
firmato è la testimonianza conclamata di quanto lungo sia ancora il
cammino per approdare alla Verità dei fatti che sconvolsero il Regno
delle Due Sicilie nei sanguinosi anni Sessanta del XIX Secolo.
Vi=
si
ritrovano i segni:
a)=
della
atavica, irriducibile e... lombrosiana tracotanza dei dominatori, conquista=
tori
e colonizzatori franco-padano-piemontesi;
b)
dell’assoluta mancanza di sentimenti di umana Pietas, stante il fatto che il sig. Sindaco di Motta Santa Lucia
(Calabria Saudita) si era limitato a richiedere la restituzione del cranio =
di
un loro lontano concittadino massacrato dalle “truppe di
liberazione” piemontesi.
Tu=
tto,
Sig. Bertola, si sarebbe concluso nell’ambito e nel contesto di civili
rapporti umani fra “connazionali”, solo che l’Amministraz=
ione
Comunale di Torino, in pochi minuti, senza se e senza ma, avesse deliberato=
di
compiere, per la prima volta da 152 anni a questa parte, un gesto di civile=
e umana
solidarietà;
c)=
del
perdurante pre-giudizio proclamato da uno dei carnefici piemontesi nell'ott=
obre
1860, il plenipotenziario Luigi Carlo Farini, che scriveva al suo complice,=
lo
straniero francese Camillo Cavour queste testuali parole: “ “Ma,
amico mio, che paesi son mai questi, il Molise e la Terra di Lavoro! Che
barbarie! Altro che Italia! Questa è Africa: i beduini a riscontro di
questi cafoni, sono fior di virtù civile”. Per cui, per la vos=
tra
leghista razza ariana, voi nordici siete tutti biondi, alti e con gli occhi
molto azzurri (vedi Borghezio, Salvini e Maroni); noi fummo e siamo rimasti
brutti, sporchi e molto cattivi. Insomma:“beduini africani”.
La=
Sua
comunicazione, Sig. Bertola, è un compendio di tutta intera la
deformazione imperante che di quei drammatici eventi fu data da
“storici” prezzolati, al servizio dei vincitori e quindi della
borghesia capitalistica franco-padano-piemontese che all’epoca
ordì la trama dell’operazione Delenda
Terronia, per la conquista di uno Stato libero e indipendente
qual’era il Regno delle Due Sicilie; uno Stato che aveva pacifiche e
cordiali relazioni diplomatiche con tutte le grandi potenze europee, compre=
se
le fedifraghe Francia e Gran Bretagna.
L&=
#8217;esordio
è molto esplicativo:
Lei
critica l’inserimento del tema in oggetto nella discussione del Consi=
glio
Comunal e parla del
“cranio del bandito ottocentesco Giuseppe Villella,
conservato nel Museo Lombroso”.
Ec=
co:
“il bandito”! Può il Consiglio Comunale di Torino occupa=
rsi
del cranio di un bandito?...ot=
tocentesco
e addirittura calabrese? No. E’ preferibile parlare del traffico urba=
no
(con tutto il rispetto).
“La legge... permette l’uso di cadaveri di
persone prive di parenti per studi scientifici...”
I
parenti ci sono e Lei può avere informazioni consultando il Sig. Sin=
daco
di Motta Santa Lucia. Ma se anche non ci fossero non le sembra sufficiente =
cha
la comunità del “bandito” ne richieda i resti?
Di=
quali
studi scientifici parla? Ostentare ed esporre al pubblico ludibrio il crani=
o di
un povero pastore calabrese significa fare “studi scientifici”?
Osservi la foto allegata, Sig. Bertola. Il cadavere sfigurato è quel=
lo
di Nicola Napolitano da Nola, detto ‘o
caprariello -era un pecoraio, come Villella-. Quella foto è un
trattatello sulla vera ed unica vocazione di quello “scientifico̶=
1;
museo: ostentare il potere distruttivo dei vincitori, umiliare i vinti, esp=
orre
al pubblico ludibrio le carni martirizzate... dei “beduini
africani”.
Sa=
cosa
facevano i militari “liberatori” piemontesi? Si mettevano in fi=
la
per farsi fotografare con i macabri trofei delle loro vittime, in gran parte
decapitate (la materia prima per gli espertimenti “scientifici di Ces=
are
Lombroso) e poi, molto orgogliosamente, inviavano quelle foto alle loro
fidanzatine per ostentare il loro machismo. Bravi!
I =
resti
di quei cadaveri, per Legge, come Lei stesso riconosce, “devono essere seppelliti o cremati, per rispetto della
dignità dell’essere umano”.
Ec=
co,
bravo, Sig. Bertola, rispettatela la dignità del’essere umano;=
i
cittadini di Motta Santa Lucia, per rispetto della dignità
dell’essere umano chiedono soltanto di potere seppellire nella sua te=
rra
i resti di Giovanni Villella. Non crede che l’Amministrazione Comunal=
e di
Torino sia tenuta a rispettare la dignità dell’essere uimano? A
sentir Lei no, perchè...
“... una volta che le spoglie umane entrano nel
patrimonio di un museo, se rivestono valore “etnoantropologico”
sono riconosciute come “beni culturali” e come tali “non
possono essere distrutti”.
Na=
turalmente,
che in quel Museo ci entrino come “bottino di guerra” non conta=
: ci
sono e ci restano perchè... rivestono valore
“etnoantropologico”. Che parolone! Cos’è, il Festi=
val
della zampogna (con tutto il rispetto)?
I
miseabili resti di quell’essere umano (era un essere umano, Sig. Bert=
ola,
non se lo scordi) per Lei sono “beni culturali”? Ma non si
vergogna!?
Non
possono essere distrutti? L’esercito di “liberazione
piemontese” li distrusse; l’Amministrazione Comunale di Motta S=
anta
Lucia vuole restituirgli dignita, non distruggerli!
“... messa sul piano del rispetto delle spoglie, si
tratta più che altro di una questione di sensibilità e di
coscienza, su cui ognuno può pensarla come vuole”
Og=
nuno
può pensarla come vuole!? Sul rispetto delle spoglie di un essere um=
ano
ognuno può pensarla come vuole?
Ma=
Lei
si rende conto di quel che dice?
“C’è un momento in cui le spoglie uma=
ne
diventano bene culturale e reperto scientifico, altrimenti non potremmo esp=
orre
nemmeno le mummie egizie e gli scheletri dell’uomo di
Neanderthal...”
E =
chi lo
decide questo “storico” momento”, Lei? E se la
comunità di Motta Santa Lucia non desidera che quelle spoglie divent=
ino
“reperto scientifico” Lei cosa fa, glielo impone con la forza? E
infine: ma cosa c’entrano i resti dell’uomo di Neanderthal con
quelli di un povero cristo massacrato per aveva commesso il gravissimo erro=
re
di nascere nel posto sbagliato (territorio da colonizzare) nel momento
sbagliato (quello dell’aggressione armata dei piemontesi)?
Il testo della mozione (presentata dal consigliere calabrese -un
calabrese a Torino???!!!- del PD Domenico Mangone, n.d.a.), è infarcito di attacchi alle qualità di
scienziato di Cesare Lombroso, arrivando verso la fine a insultare la nostra
Università accusandola di avere aperto un museo che espone reperti
“senza alcuno scopo scientifico”.
Ch=
e il
cranio di Giovanni Villella sia esposto per scopi scientifici solo un
cervello... lombrosiano può sostenerlo.
Su=
lle
“qualità” dello “scienziato” Lombroso mi pare
che Lei, Sig. Bertola abbia le idee leggermente confuse, se è vero, =
ed
è verissimo che nella sua comunicazione conviene sul fatto che Cesare
Lombroso propose... “teo=
rie
successivamente rivelatesi infondate e magari persino fantasiose!” e
quanto alla teoria “dell’atavismo criminale, che sia scientific=
amente
infondata (è lei che lo afferma,. Sig. Bertola!) non c’è
più alcun dubbio”.
E =
meno
male che Lombroso era uno scienziato!
“Si accusa Lombroso di avere inventato il
“razzismo scientifico” e gli si attribuisce addirittura la
responsabilità di avere pregiudicato “un equilibrato sviluppo =
del
Paese”.
Ce=
sare
Lombroso fu, oggettivamente e non soggettivamente precursore del razzismo e=
del
nazismo. Magari era pure un buon uomo; magari voleva solo servire la ricerca
scientifica, ma le risultanze delle sue ricerche furono devastanti.
Personalmente gli darei le attenuanti generiche, lo condannerei non per col=
pa,
ma per dolo. Meglio sarebbe se tutti (nordici e sudici) lo considerassimo un
deforme prodotto della natura e lo depositassimo nella discarica della Stor=
ia.
No=
, non
fu lui a pregiudicare lo sviluppo del Paese. Qui l’assoluzione &egrav=
e;
per non aver commesso il fatto: il Paese, e per quanto mi riguarda il
Mezzogiorno d’Italia fu distrutto dai 120 mila soldati armati fino ai
denti, inviati dalla nascente borghesia capitalistica franco-padano-piemont=
ese
per aggredire, devastare, occupare e colonizzare quel succulento boccone
coloniale che era il Regno delle Due Sicilie.
Qu=
esta
è la vera Storia dell’Italia unita e “affratellata...=
221;
a colpi di baionetta. Tutto il resto è miserabile folklore quando non
disonestà intellettuale.
“Lo si ritiene responsabile dell’arretratezza
attuale del Meridione”
Ri= assolto per non aver commesso il fatto. Responsabile dell’arretratezza del Meridione è stata la guerra da aggressione di stampo colonialiostico-imperialistico scatenata dalla citata borghesia capitalisti= ca padana che utilizzò il cinico, spietato “statista” franco-piemontese Cavour e il suo degno compare di merenda Vittorio Emanuel= e II per acquisire i succulenti territori del Sud, un mercato che allora era di dieci milioni di consumatori e, soprattutto di braccia da importare nelle piantagioni... automobilistiche di Torino e dintorni. A prezzi stracciati.<= o:p>
“Esiste da diverso tempo nel Meridione una campagn=
a di
revisionismo storico, tesa a presentare l’unificazione d’Italia
come una conquista coloniale del Piemonte, che avrebbe occupato militarment=
e il
Regno delle Due Sicilie, ricco e moderno, e l’avrebbe depredato, caus=
ando
così la povertà attuale del Mezzogiorno...”.
=
8220;Lo
Stato italiano (leggasi sabaudo) è stato una dittatura feroce che ha
messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale e le isole, squartando,
fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri che scrittori salariati
tentarono di infamare col marchio di briganti”. Firmato: Antonio Gram=
sci.
Antonio Gramsci, Sig. Bertola. Ne ha mai sentito parlare?
A
proposito, Sig. Bertola, ha mai sentito parlare di Giustino Fortunato?, di
Gaetano Salvemini?, di Guido Dorso? Sui Savoia & C. hanno detto cose ch=
e i
Neoborbonici al confronto sono cavouriani credenti e praticanti.
“Villella fu un brigante, morto in galera dopo ess=
ere
stato catturato dalla polizia mentre era latitante nei boschi, e dunque sec=
ondo
i Neoborbonici un eroe della resistenza contro l’occupante
“straniero”.
Ca=
tturato
dalla polizia? Quale polizia? I militari di un esercito di occupazione
straniero, che venivano da un mondo lontano, estraneo, che parlavano
un’altra lingua? Quella era una Polizia?
=
8220;Era
latitante nei boschi”! Latitante? Da quale Patria era evaso, da quella
dei piemontesi aggressori?
Si=
g.
Bertola, Villella stava in casa sua, nella sua patria, nella sua terra, nel=
suo
regno e non era minimamente tenuto a rispondere dei suoi comportamenti ad un
esercito di invasori stranieri.
Er=
a un
eroe? Non lo so. So solo che si opponeva alle prevaricazioni degli invasori=
, a
quei militari piemontesi che straziarono la sua terra, i suoi villaggi; che
saccheggiarono le miserabili case dei contadini; che stupravano in gruppo le
fanciulle, che impiccavano e crocifiggevano i loro genitori alle pareti di =
casa
affinchè assistessero allo scempio delle loro bambine. Le basta perc=
he i
“briganti” opponessero un po’ di RESISTENZA? O vuole che parliamo delle baionette infilate nel
ventre delle donne incinte (per fare un po’di sana e salutare pulizia
etnica)?
“Da questa campagna nascono pamphlet illeggibili e
infarciti di vittimismo, per cui pure Grillo tempo fa si prese una
sbandata”.
De=
vastazioni,
saccheggi, deportazioni, fucilazioni di massa, 1.300.000 morti secondo
“La Civiltà Cattolica” dell’agosto 1870, oltre
20.000.000 di emigrati; denunciare questi crimini è fare vittimismo?=
Per
quanto mi è dato di sapere Grillo si è sempre schierato dalla
parte dei meridionali ed ha denunciato tutte le nefandezze di quel processo=
che
fu chiamato Unità d’Italia. Per Lei fu una sbandata. Si metta
d’accordo col Suo Capo.
“Partendo da alcuni episodi storici della guerra
d’indipendenza, come le terribili stragi compiute dall’esercito
savoiardo in alcuni paesi meridionali appena conquistati, si arriva a soste=
nere
l’analogia tra Vittorio Emanuele II e Hitler”.
Hi=
tler
era un paranoico; Vittorio Emanuele II una marionetta manovrata da Napoleone
III e dal suo plenipotenziario Cavour. Ed era anche uno sporcaccione che
ignorava l’igiene intima, puzzava come una carogna di animale in avan=
zato
stato di decomposizione, detestava i libri, amava solo fare la caccia agli
animali e la guerra agli uomini. E dopo le mattanze andava a rilassarsi nei
suoi lupanari dove faceva il bunga bunga con le sue escort.
=
8220;Guerra
d’indipendenza”? Da chi, dai Borbone? Ma che?, forse che i Borb=
one
avevano invaso la Padania e la stampa non ne ha mai dato notizia?
Te=
rribili
stragi! Bravo, Sig. Bertola, lo ha detto: terribili stragi contro una popol=
azione
inerme che non aveva mai, puccinianamente, fatto del male ad anima viva.
=
8220;Territori
appena conquistati”! Bravissimo! Ha visto che di tanto in tanto anche=
lei
ha un barlume di lucidità mentale?
P.=
S.: I
Savoia, dopo i loro bisogni fisiologici si nettavano con le foglie di fico;=
i
Borbone usavano il bidet. Quando le truppe di invasione piemontese penetrar=
ono
nelle loro dimore così lo descrissero nelle relazioni in cui era
elencato il bottino di guerra:
-strano oggetto a forma di chitarra-.
“Si continua a sostenere “fatti”
estremamente improbabili, come quello per cui il Forte di Fenestrelle sareb=
be
in realtà stato un lager pieno di meridionali in catene”.
Nel
lager pre-nazista di Fenestrelle furono decimate decine di migliaia di
“briganti” e di militari dell’esercito borbonico colpevol=
i di
aver tentato di opporre Resistenza alla invasione savoiarda e che non volle=
ro
dismettere la loro divisa per indossare quella degli invasori piemontesi.
Soldati che non vollero tradire la loro Patria.
Fur=
ono
massacrati. Li deportarono in carri bestiame (poi usati dai nazisti tedesch=
i);
li fecero morire di fame, di freddo, di stenti; lasciarono che si rotolasse=
ro
nello sterco; li esposero nudi nei padiglioni di quella lugubre Fortezza, d=
opo
aver spalancato le finestre quando la temperatura era a 30 gradi sotto zero=
; li
lasciarono divorare da pulci, cimici e pidocchi; li torturarono, li murarono
vivi, li sciolsero nella calce viva.
I
torturatori-massacratori padani Cialdini, Fumel, Bixio, Govone, Fanti, Pine=
lli
furono, insieme al prenazista Cesare Lombroso, i precursori dei vari Borman=
n,
Goering, Goebbels Mengele, Eichmann.
Que=
sti
sono i fatti e nessuno, mai più, potrà impedire agli storici =
di
buona volontà (nordici e sudici) di veicolare la verità. E=
217;
arrivata internet, bellezza!
“Se arriva uno storico serio come Alessandro Barbe=
ro a
dimostrare che ciò non è mai accaduto, gli si risponde che lui
è piemontese e dunque senz’altro intenzionato a manipolare la
storia contro i meridionali”.
Se
arrivano cento storici meridionali seri, serissimi e documentatissimi (la
bibliografia è debordante) a denunciare le nefandezze di quella spor=
ca
guerra, si dice che sono solo miserabili terroni... “intenzionati a
manipolare la storia contro i settentrionali.
Si
rassegni, Sig. Bertoli, se ne faccia una ragione: voi franco-piemontesi non
avete il monopolio della verità.
Qu=
anto
al Sig. Barbero, se gradisce, Le manderò una mia missiva che gli inv=
iai
per confutare tutte le sue discutibilissime e tutt’altro che
documentate...verità storiche.
“Quella di prendere una parte di verità e di
ingigantirla in modo assurdo per sostenere le proprie teorie è peral=
tro
una consuetudine dei Neoborbonici.
Qu=
ella
di prendere una parte di verità (come ad esempio l’arretratezza
del Sud) ed ingigantirla in modo vergognoso al solo ed esclusivo scopo di
giustificare una fra le più brutali e saguinose guerre di aggression=
e di
stampo colonialistico-imperialistico è una consuetudine dei tracotan=
ti
di tutti i tempi e di tutte le risme.
Non
tocca a me difendere i Neoboborbonici che sono perfettamente in grado di
confutare le Sue accuse e di difendersi da soli.
E =
non so
se prendono “una parte di verità per ingigantirla”...; so
solo, con assoluta certezza, che tutta intera la versione di Stato sul
cosiddetto risorgimento è l’enciclopedia della menzogna: non u=
na
sola parola di verità sui fatti e sui personaggi è stata narr=
ata
dai pennivendoli prezzolati al servizio della borghesia capitalistica Nord
padana, responsabile del massacro del Sud.
“Dal fatto che a Napoli fosse stata costruita la p=
rima
ferrovia d’Italia si inferisce che il Sud fosse tecnologicamente molto
più avanzato del Nord, e dal fatto che ci siano state delle rivolte
contro i Savoia si conclude che nessuno al Sud volesse l’Unità
d’Italia; fosse vero, non si capisce come lo stato di Napoli possa es=
sere
capitolato di fronte agli avventurieri di Garibaldi”.
Na=
poli,
prima dell’aggressione era la Capitale della cultura, dell’arte,
della musica, della scienza; era la terza capitale d’Europa insieme a
Londra e a Pietroburgo; era la meta obbligata di tutti gli intellettuali del
pianeta. Scienziati, poeti, musicisto, politici, artisti venivano a Napoli e
non a Torino. La quale (parola di Denis Mack Smith, noto oscurtantista
Neoborbonico) “Per tradizione storica e carattere... era la citt&agra=
ve;
meno italiana di tutte”.
Si= g. Bertola, nessuno aveva invocato l’arrivo dei “liberatori” (essere liberati da chi, dal pacifico, timido e timorato di Dio, il ragazzi= no Francesco II di Borbone?). L’unità d’Italia la volle sol= o la borghesia agraria meridinale che pur di far cambiare tutto affinchè nulla cambiasse (ha mai sentito parlare di Tomasi di Lampedusa?), strinse un diabolico patto di non belligeranza con la borghesia industriale del Nord.<= o:p>
Na=
poli
non capitolò di fronte agli avventurieri dell’avventuriero
Garibaldi (la tragica marionetta manovrata e strapagata dalla madre di tutt=
i i
colonialismi, la Gran Bretagna, e da Cavour, a sua volta manovrato da Napol=
eone
III), ma sotto l’urto delle preponderanti truppe di invasione piemont=
esi.
Per
domare la rivolta, che alla fine, fu di popolo, i “liberatori”
savoiardi impiegarono dieci lunghissimi, avvalendosi della la pre-nazista L=
egge
Pica e non usarono le armi batteriologiche solo perchè non erano sta=
te
ancora inventate.
“Per il fatto che i ricchi forzieri del re di Napo=
li
siano stati incamerati dai Savoia si afferma che lo stato italiano in
centocinquant’anni ha impoverito il Sud più di quanto
l’abbia sovvenzionato”.
Ma
sì, cosa volete che siano una diecina di milioni di fiorini depredat=
i e
trasferiti dal Sud al Nord? Vae victis! è bello. C’è so=
lo
un trascurabile dettaglio, Sig. Bertola: che quei capitali
“incamerati” come tartufescamente afferma e che furono invece
depredati, erano del Popolo perchè a differenza dei Savoia che nella
vigliacca fuga all’alba del 9 settembre del ’43 si portarono
appresso i forzieri degli italiani, Francesco II di Borbone si portò
appresso solo una immagine di sua madre e molte immagini di Madonne alle qu=
ali
era devotissimo lasciando tutte le ricchezzew del Regno ai suoi devotissimi=
(lo
amavano, se ne faccia una ragione) cittadini. Ai quali, prima di rifugiarsi=
a
Gaeta disse: “Non vi lasceranno neanche gli occhi per piangere”=
. E
si sbagliava perchè qualcosa gli invasori piemontesi gli lasciarono:=
gli
occhi per piangere.
Be= llo, quel discreto e signorile “sovvenzionato”. Lo chiami per nome, = Sig. Bertola, non abbia pudore, lo chiami assistenzialismo, elemosina di Stato. E poi mi spieghi come avrebbe fatto la borghesia capitalistica padano piemont= ese ad allevare alcuni milioncini di polli da allevamento da utilizzare per lo smaltimento delle merci prodotte al Nord, e qualche altro milioncino di bes= tie da soma (carne ‘e maciello = i>da emigrazione) da allevare al Sud e da “importare” al Nord per prudurre la ricchezza dei padani, senza l’assistenzialismo di Stato.<= o:p>
“E dalla violenta repressione di alcune rivolte si
conclude che i Savoia erano razzisti e volevano organizzare la pulizia etni=
ca
dei meridionali, quando quello era semplicemente il normale stile di gestio=
ne
dell’ordine pubblico nell’Ottocento”
Ma=
che
capolavoro! “Normale stile di gestione dell’ordine pubblico
nell’Ottocento”. Manzoni, Foscolo e Leopardi al Suo confronto s=
ono
delle mezze cartucce.
Tu=
tto il
Mezzogiorno in rivolta per dieci anni, dopo le tonitruanti e farneticanti
promesse di Garibaldi negli anni Sessanta, lei le chiama “alcune
rivolte”. Ma che vergogna! E la “violenta repressione”
cos’è, un lapsus d=
al sen
fuggito?
Pu=
lizia
etnica? Ma no! E’ una calunnia messa in giro da quei falsari dei
Neoborbonici. Il Massacro di Bronte?, la strage di Civitella del Tronto?,
l’ eccidio di Pontelandolfo?, lo sterminio di Casalduni?, la carnefic=
ina
di Gaeta? Cosucce, “episodi storici della guerra d’indipendenza=
”.
Io=
li
chiamo crimini contro l’umanità.
“C’è un altro movimento politico che
adotta le stesse tecniche di manipolazione della storia in chiave localista:
è la Lega Nord. Il Movimento Neoborbonico è lo specchio perfe=
tto
della Lega e ha lo stesso obiettivo: a parole, spaccare l’Italia, e
più concretamente, usare l’orgoglio campanilistico di una parte
della società per garantirsi visibilità, potere e
poltrone”.
Che
meraviglia! La par condicio! Gli
stronzi, quando risalgono a galla nel mare e trovano le bucce di arance dic=
ono:
-Simmo tutte purtuàlle-
(adagio napoletano).
E
dunque: tous ensemble
appasionatamente, vittime e carnefici, vincitori e vinti, padroni e schiavi.
Quanto meschinello qualunquismo.
a)=
la
Lega Nord non adotta “tecniche di manipolazione della storia”
perchè della Storia se se strafrega. E’ la longa manus dei
vincitori, della borghesia capitalistica padano-piemontese e vuole solo
riappropriarsi della sua autonomia economica in vista della inesorabile
conclusione della vicenda unitaria: la definitiva spremitura del limone
meridionale. Stop.
b)=
per
quanto mi è dato di sapere, mentre i Suoi compatrioti padani che mi
leggono in copia hanno sguazzato, sguazzano e sguazzeranno nel calderone
politico e soprattutto finanziario dello Stato “unitario”, i
Neoborbonici ripudiano le poltrone politiche fossero anche ai livelli di
circoscrizione comunale; non hanno mai fatto campagne elettorali, non hanno=
mai
avuto parlamentari, poltrone, prebende e mangiatoie più o meno piene=
di
sterco da tassazione. E non hanno mai trescato, come fate voi politicanti di
tutte le risme, per accaparrarsi visibilità alcuna. Lavorano in
silenzio, con uno stile di massima sobrietà solo ed esclusivamente p=
er
riportare al galla la Verità negata da quelli che come Lei, in nome e
per conto di una presunta, falsa, ipocrita e truffaldina “unità=
; di
Patria” continuano ad insabbiare. Chi ha paura della Verita?
“Io sono orgoglioso di essere torinese, piemontese,
italiano ed europeo; sono orgoglioso dei miei tre quarti piemontesi –
dalla città, dalle colline astigiane e dalle risaie casalesi –
come del mio quarto di nobiltà napoletana. Sono stato in quella parte
della Calabria solo due mesi fa, dal mare fino alla Sila passando per il ce=
ntro
storico di Cosenza, e credetemi, è davvero bellissima”.
Se=
lo
tenga il Suo orgoglio piemontese, i Suoi quarti e i Suoi trequarti, le Sue
collinette e le sue risaiette.
E =
ci
risparmi l’insulto di beatificare le bellezze della nostra Calabria. Che c’erano e non ci sono più gra=
zie
alla funesta e luciferina penetrazione della vostra dannata ideologia
capitalistico imperialistica che l’ha massacrata e davastata. la Cala=
bria
era il Paradiso Terrestre prima che arrivasse quello squilibrato di Garibal=
di a
“liberarla...”. In essa Dio “si era compiaciuto” e =
ora
è diventata una vostra discarica di scorie radioattive, comne tutto =
il
colonizzato Sud d’Italia.
E =
lasci
a me, Sig. italounitario, la disperazione di piangere sulle macerie di quel
meraviglioso borgo medievale di Cosenza Vecchia nel quale sono orgogliosame=
nte
nato.
Per
concludere:
Si=
g.
Bertola, riprenda la mozione presentata dal Suo collega calabrese, la faccia
Sua, si batta per la sua immediata approvazione. Scambiatevi un segno di pa=
ce;
si rechi insieme a lui a Motta Santa Lucia per portare a quella comunit&agr=
ave;
la lieta novella: “il cranio del martire Villella è vostroR=
21;.
E&=
#8217;
tutto quello che potreste fare voi “fratelli” piemontesi per
riscattare una minuscola parte dei peccati dei vostri lontani avi, dei
massacratori di duemilacinquecento anni di civiltà. Non servir&agrav=
e; a
lenire le piaghe, insanabili d=
el Sud
martirizzato; ma potrebbe essere un segnale che qualcosa si muove nelle
coscienze intorpidite dei nostri “connazionali”.
Distinti saluti<= o:p>
Antonio Grano
Sociologo calabr=
ese
Carissimo capitano Alessandro Romano,
hai fatto benissimo ad informarmi della raccapricciante situaz=
ione
di grillo - Torino e Lombroso evidenziata in questo tuo
messaggio "Per opportuna conoscenza".
Grazie mille!
Credo di aver aperto, anche per quest'occasione, gli
occhi....grazie soprattutto a te...
Credo di aver compreso che fidarsi è bene, ma, fino a prova
contraria, anzi non fidarsi è mooolto meglio...
Già mio padre, nel suo piccolo, mi informava
ultimamente di tenermi moolto alla larga da Grillo e grillini...., dat=
a la
loro provenienza e le loro presunte chiacchiere e mezze verità....
è un piccolo comico del nord e basta....
E' raccapricciante ciò che leggo, c'è da impazzi= re dalla rabbia... e non solo... (come si fa a non arrabbiarsi troppo?).<= o:p>
Se io che credo di essere un tipo mooolto calmo rimango
mooolto deluso, amareggiato ed
arrabbiato, figuriamoci molti altri neoborbonici....
Ho scritto una mia dura segnalazione (avrei potuto scrive=
re
un'enciclopedia dato le mille cose che mi passavano per la testa, ma ho
preferito arrivare subito al dunque prima e all'addio decisivo nel
finale) nell'email segnalazioni a Beppe Grillo, cercando di esser=
e al
tempo stesso garbato, ma estremamente duro e deciso contro
questi modi barbari ed estremamente razzisti in cui agiscono tali
(forse solo alcuni) individui del movimento 5 stelle di Torino e,
credo, non solo quello, ma anche (non ne sono sicuro) alcuni
grillini delle nostre regioni, con quei termini estremamente diffamato=
ri
contro la nostra verità storica, contro la nostra terra, contro i no=
stri
avi, contro i nostri martiri, ecc., ecc.
Mi sono collegato anche al movimento 5 stelle di torino (non ne parliamo di
quali offese ho trovato scritto in esso...) non riuscendo però a
scrivere un mio commento in esso "attendere..." (d=
ato
forse il mio pc di un tempo passato).
Ma, dico io, questi esseri strani torinesi... almeno
accettassero gli errori e le cattiverie di tutti quei loro mostri
carnefici nordisti nell'invasione del sud.... almeno accettassero
questo... si potrebbe anche.. che so.. dialogare un po’ con loro per
informarli, per farli studiare un pochino più a fondo e più
accuratamente meglio la storia...(ma quando tornano a casa e, tra loro,
nelle loro famiglie si trovano dei meridionali, suoceri, parenti, zii,
ecc., che avviene????)
Invece NOOOO... neppure quello accettano.... per loro eravamo
arretrati, retrogradi, reazionari, confusionari, animaleschi,
"borbonici" e siamo rimasti tali e quali adesso (dicono loro) ...=
e
sì, loro erano e sono sempre angioletti, tutti verginelle con r=
ose
e fiori, quando hanno invaso il sud e.. al posto di rubare, ci hanno dato, =
dato
tanti soldi, tante cose, tanto oro e tanto, tanto amooore... e noi, noi li
dobbiamo adorare come idoli, ci dobbiamo inchinare a loro, dobbiamo servire
loro testa, anima e corpo, dobbiamo obliare il nostro passat=
o ed
onorare il loro...
Scusa Romano, ma sono mooolto arrabbiato.... anche nell'e-mail
mandata a Grillo mi son dovuto fermare e l'ho dovuta rileggere per limare
alcuni termini pesanti... perché se no andavo oltre ed usavo gli ste=
ssi
termini grossi che ormai impazzano tra gli infiltrati nel blog di Grillo
(quelli li lasciano passare però...) gli altri onesti li fermano....
(cavo di collegamento rete scollegato per un paio di secondi, poi il modem =
si
è avviato nel blog di Grillo)....
Ma guarda un po’ che dobbiamo vedere... così
apparsi all'improvviso, nel blog di grillo... lo staff grllino&n=
bsp;tace
ed acconsente "notizie dalla Napoli borbonica".... "not=
izie
dal regno di francischiello", ecc, ecc, non voglio riportare qui
anche il testo, perché è troppo disgustoso ed offensivo
verso la nostra gente....
Ciao e Grazie capitano
Andrea Cammarota
Caserta
VERGOOOOOOGNAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
DEFINIRE UN NAZISTA PAZZOIDE SQUARTATORE DI ESSERI UMANI E SADICO
CRIMINALE scienziato (scritto=
in
piccolo) ed un museo DEGL'ORRORI ED ALL'ESALTAZIONE RAZZISTICA E FANATISTA
SAVOIARDA..... E' FOLLIA PURA E SONO COMPLICI PIù DEGLI STESSI
CARNEFICI!!!!
Capitano, non mollare, gira questo messaggio al
PDuista pro massone oscuratore!!!!
leviamo gli scudi contro il nuovo negazionismo e coloro che fanno
passare per scienza, ciò che hanno fatto i MAESTRI DEI NAZISTI COL L=
ORO
MACABRO INSEGNAMENTO ALL'OLOCAUSTO !!!!!!!!!!! E’ vero, prima ti nega=
no,
adesso ti sentono e tentano di oscurare, domani si può vincere con la
ragione dei fatti!!! Siamo tutti PINO APRILE SUPER TERRONISSIMAMENTE
N=
icola
Fusco
p.s.
ma quale poltrone?? quale interessi?? se nemmeno
esiste e né si vuole niente di tutto questo???!!!!! l'avete detto con
forza tante volte, né partiti/politica, né altre forme di sec=
ondi
fini se non quello di svegliare e ripristinare la verità e le coscie=
nze
cancellate dai cannoni!!!!o no? altro che chiacchiere! questo signore non ha
mai sofferto l'intolleranza degl'anni '50 /'70 del 900 si intende, mica del
s.m. Re Francesco!!!! Piemontesi come lui rimangono ancora in giro con una
logica di regime ottusa.
Come disse il genio di Totò: " MA CI
FACCIA IL PIACEREE....."!!!!!!! =