MIME-Version: 1.0 Content-Type: multipart/related; boundary="----=_NextPart_01CD9316.D387FA40" Questo documento è una pagina Web in file unico, nota anche come archivio Web. La visualizzazione di questo messaggio indica che il browser o l'editor in uso non supporta gli archivi Web. Scaricare un browser che supporti gli archivi Web, come Microsoft Internet Explorer. ------=_NextPart_01CD9316.D387FA40 Content-Location: file:///C:/411E0251/2012_09_11.htm Content-Transfer-Encoding: quoted-printable Content-Type: text/html; charset="us-ascii"
EVENTO
COSTANTINIANO
IN SICILIA
GIOVEDì 13 settembre 2012
Il Calice e la Patena donati dai Rea=
li
di Borbone alla Collegiata Chiesa Madre di Santa Margherita di Belice
Giovedì 13 settembre, a Santa Margherita di Belice (AG=
), nell’ambito
del calendario delle iniziative religiose della Comunità Ecclesiale
Parrocchia “SS. Rosario” – Chiesa Madre, per
l’Esaltazione della Santa Croce, e in collaborazione con il Sacro
Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, è prevista, alle 19.00,
una Solenne Celebrazione Eucaristica.
La Santa Messa, presieduta dall’arciprete Don Filippo
Barbera, sarà celebrata in occasione della ricorrenza del bicentenar=
io
dalla donazione del Calice e de=
lla
Patena da parte dei Reali di Borbone alla Collegiata Chiesa
Madre di Santa Margherita.
Nella storia della Real Casa di Borbone delle Due Sicilie
è noto il lungo soggiorno che fecero a Santa Margherita, nel 1812, Re
Ferdinando IV di Napoli e III di Sicilia, la Regina Maria Carolina
d’Austria e il figlio, Principe Leopoldo, costretti in quegli anni a
risiedere in Sicilia, dopo l’occupazione francese di Napoli.
Ospitati dal Principe Nicolò I nel Palazzo Filangeri di
Cutò, durante la dimora, i Reali, per devozione verso la Collegiata
della Chiesa Madre, vollero lasciare a ricordo un calice e una patena
d’oro.
Il calice, di epoca settecentesca, è stato realizzato =
da
una maestranza che conosceva le antiche tecniche e arti decorative della
scultura “suntuaria”. È un’opera raffinata, curata=
in
ogni minimo particolare, nella quale emergono tra i metalli nobili, le piet=
re
preziose e gli smalti i simboli della Passione di Cristo che lo rendono uni=
co
nel suo genere per valenza artistica e religiosa.
Il Calice e la Patena, dopo duecento anni, sono stati riporta=
ti
al loro primiero splendore grazie al contributo e l’impegno della
Rappresentanza di Castelvetrano del Sacro Militare Ordine Costantiniano di =
San
Giorgio, Ordine Equestre dinastico – familiare della Real Casa dei
Borbone delle Due Sicilie con a Capo il Principe Carlo, Duca di Castro,
discendente diretto degli ultimi sovrani.
È prevista la presenza di diversi Cavalieri
dell’Ordine Costantiniano guidati dal Delegato Vicario di Sicilia, No=
b.
Comm. di Grazia Antonio di Janni.
Cav. Alessandro Romano
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