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Brigantaggio del Matese

da: " Dai Sanniti all'Esercito Italiano" - Stato Maggiore Esercito " di: Flavio Russo

1864: i primi sintomi del declino

La ripresa primaverile del brigantaggio nel '64 iniziò a rivelare il gravame del dispositivo militare escogitato dal Pallavicini: le bande pur restando ancora numerose, e pericolose, non ostentavano più quella travolgente ed ineluttabile veemenza di appena pochi mesi innanzi. La conseguente perdita di temibilità aizzò nei loro confronti un'automatica e vistosa proliferazione della delazione, sorretta dalle sostanziose taglie, promesse ed elargite, ed alimentata dalla crescente insofferenza popolare per quello che ormai era scaduto ad un puro fenomeno delinquenziale. Per reazione l'efferatezza dei briganti si accentuò alienandogli in breve le residue simpatie: d'altronde il progetto restauratorio appariva col passar del tempo una evanescente utopia, smantellata con regolarità dagli eventi concreti. Il rinvigorirsi ad esempio delle relazioni franco-italiane, con l'implicito riconoscimento da parte dei primi delle esigenze territoriali e nazionali dei secondi, e con l'abbandono di Roma, annientò molte velleità borboniche, facendo chiaramente configurare un incombente abbandono dello Stato Pontificio per l'ex monarca e la risoluzione dei legami con le frange insurrezionali superstiti. Intorno ai briganti per un motivo o per un altro si formava il vuoto, processo che caratterizzò 1 'intero anno, perturbato verso la conclusione dalle avanzanti prospettive di guerra per la giovane nazione. Fra il 1863 e il 1864 non si ebbero tuttavia gravi fatti d'armi, onde la narrazione dei singoli e frequentissimi episodi si ridurrebbe alla ripetizione di scontri fra un gruppo talvolta assai esiguo di briganti e un reparto di truppa della forza massima di una compagnia o meglio delle compagnie di allora che non superava mai un effettivo disponibile di 40 o 50 soldati. O gli scontri erano caratterizzati per lo più da qualche fucilata, un assalto di pattuglie, una o più vittime da una parte e dall'altra, l'arresto di qualche manutengolo e poi il dileguarsi improvviso della banda la quale dopo alcuni giorni si sapeva ricongiunta con altre o rifatta di nuovi elementi in altro territorio. Il fenomeno del brigantaggio ha durante il 1864 due elementi di fatto: un allargamento della sua sfera d'azione in tutte le provincie meridionali e per conseguenza. un affievolimento di intensità di mano in mano che si allontanava dai centri che furono i veri focolari d'origine. Le popolazioni stanche di rapina, di mancata sicurezza nelle comunicazioni, cominciarono a plaudire all'opera delle autorità e delle truppe. Da molti sintomi in quel '64 sembrava che la soluzione del sanguinoso problema fosse prossima. Anche l'areale del Matese era stato almeno limitatamente ai fronti cerretano e molisano alquanto bonificato, costringendo le bande sopravvissute ad annidarsi più all'interno dell'altipiano ed a spostare le loro imprese sulla fronte tirrenica, quella meno accessibile e perlustrabile.

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