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COSTANTINI GIUSEPPE

Un cuore di patriota sotto l'ermellino del Giudice Regio

di Angelo Fuschetto da: "FORTORE DI IERI E DI OGGI" - Anselmi Marigliano (NA) - 1981

 

San Marco dei Cavoti

Palazzo Costantini in Piazza del Carmine

 

Giuseppe Costantini, figlio di Vincenzo e di Eleonora Iacobelli, nacque a S. Marco dei Cavoti il 3 febbraio 1810. Ebbe ingegno acuto e, dopo i primi studi seguiti in loco, si trasferì ventenne a Napoli, città nella quale convenivano a quel tempo quanti, da tutto il Meridione, intendevano conseguire una laurea. Ma, nel 1832, fu privato della carta di soggiorno nella città partenopea: lo avevano imputato di avere tenuto relazioni politiche e sediziose col colonnello Clarice, assertore convinto, quest'ultimo, del Governo piemontese nel Sud. Male gliene incolse a quel colonnello, amico del nostro, perché, nel 1831, a S. Marco, lo arrestarono per la spiata di un certo Gabriele Lombardi di Frasso Telesino. Le manette al Clarice gliele misero nella cascina del dottor Giovanbattista La Vigna sammarchese, già sindaco dal 1813 al 1818 ed uno dei più accesi carbonari del 1820. Non solo al Clarice ma anche allo stesso La Vigna, il capo urbano Nicola Jelardi mise le manette, mentre al Costantini nulla fu fatto in quella circostanza. Non riconosciuto, nel confronto, dal Lombardi, egli se ne rimase libero anche perché i coloni del La Vigna smentirono che avesse intrattenuto col colonnello le illecite relazioni di cui era incriminato. Il Costantini solo nel 1840 poté riottenere la carta di soggiorno e quindi tornare in Napoli per continuare i suoi studi, laureandosi e conseguendo la cedola in Belle Lettere il 3 agosto 1842, la cedola di primo grado e la licenza, in Giurisprudenza, il 30 marzo 1844. Nel 1845 fu nominato conciliatore, carica che tenne fino al 1847. Nel 1847, con decreto del febbraio, fu nominato Giudice supplente del Mandamento di S. Giorgio La Molara. Nel gennaio del 1849, essendo Ministro di Grazia e Giustizia Nicola Gigli, gli furono conferiti gli onori e il grado di Giudice Regio, carica che tenne fino al giugno del 1853 quando, per effetto degli scrutini politici, fu destituito per aver dato alloggio ad un ricercato politico e fu sottoposto a sorveglianza di polizia mentre venne depennato dal Ruolo della Guardia Urbana e destituito da decurione. Nel 1855, per mancanza di persone idonee in S. Marco dei Cavoti, fu nominato decurione e capo della Guardia Urbana, ma, nel maggio del 1857, essendo stato, in una perquisizione domiciliare, implicato di corrispondenza sediziosa con don Giuseppe De Marco di Paupisi, nonché con Iacobelli e Nisco, liberali, fu, con sovrano rescritto del 18 luglio 1857, destituito da tale carica e sottoposto a sorveglianza politica. Francesco Secondo, concessa la Costituzione "motu proprio", lo nominò sindaco di S. Marco dei Cavoti con decreto 4 agosto 1860. Con la reazione e il brigantaggio dell'agosto 1861 il suo palazzo fu saccheggiato "senza rimanervi il benché minimo oggetto" mentre egli era fuggito poche ore prima, nel buio della notte, con la famiglia riparando in Benevento e portando con sé i soli abiti che indossava. Proclamato il Regno d'Italia ed eletto e costituito il l° Consiglio Comunale fu nominato; sindaco con Decreto Luogotenenziale generale del Re, controfirmato da Cialdini in data 13 ottobre 1861. Fu il primo Consigliere Provinciale del Mandamento di S.Giorgio La Molara, dopo del Decreto Luogotenenziale del 17 febbraio 1861, sotto la presidenza di Michele Ungaro. Il primo dicembre del 1862 il Procuratore del Re presso il Tribunale di Benevento gli comunicava che con Decreto di S.M. era nominato giudice supplente del Mandamento di S. Giorgio La Molara. Nel marzo del 1863, poiché negava ai briganti, che infestavano le vicine campagne, le munizioni, le biade e i viveri, che quelli pretendevano, gli fu incendiata una casa colonica in contrada Montedoro con tutti i foraggi ivi esistenti, non senza la grassazione di una parte del gregge. Il danno gli fu stimato dal Comune il 12 giugno successivo in diecimila ducati. Fu Capologgia nella Maqssoneria e fondò il primo Circolo Massonico di Benevento. Morì in Benevento il 28 ottobre 1863.......

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Francesco II

per grazia di Dio Re del Regno delle Due Sicilie,

di Gerusalemme ecc., Duca di Parma, Piacenza, Castro, ecc. ecc.,

Gran Principe Ereditario di Toscana ecc. ecc. ecc., -

L'Intendente di Principato Ulteriore,

Visto il Real Decreto del 23 luglio di questo corrente anno,

Viste le liste degli elegibili a cariche comunali dal 1848 al 1860 del Comune di S. Marco dei Cavoti;

Per le facoltà straordinarie, ed eccezionali concedute col Decreto suddetto,

PROVVEDE:

Art. 1

D. Giuseppe Costantini è nominato Sindaco del suddetto comune, per un triennio, in luogo di Vincenzo Giampietro che resta esonerato;

Art. 2

Il Sindaco del suddetto Comune è incaricato della esecuzione del presente provvedimento.

Avellino il dì 4 agosto 1860.

L'Intendente:

CAPONE

Per copia conforme per il Segretario Generale:

Il Consigliere d'Intendenza

Filidei

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In nome di S.M. Vittorio Emmanuele Secondo,

per Grazia di Dio, e per volontà della Nazione

Re d'Italia

Il Luogotenente Generale del Re nelle Province Napoletane...;

Visto l'art. 95 della Legge 23 ottobre 1859;

Visto il risultato delle elezioni dei Consiglieri Comunali, sulla proposizione del Segretario Generale del Dicastero dell'interno e Polizia,

DECRETA

art. 1

Il signor Giuseppe Costantini è nominato sindaco del Comune di S. Marco dei Cavoti;

art. 2

Il Segretario Generale del Dicastero dell'Interno e Polizia è incaricato della esecuzione del presente Decreto.

Napoli 13 settembre 1861.

Firmato Cialdini

Il Segretario Generale del Dicastero dell'Interno e Polizia

DE BLASIO