Copyright - 1999 - 2001 - © Fioravante BOSCO - Tutti i diritti riservati - Visualizzazione consigliata 800x600

MOLINARA

 

…… 4 agosto 1861 - il capitano della Guardia Nazionale, assiste, impotente al disarmo dei suoi militi: Francesco Zazo a capo di un gruppo di armati perpretò grassazioni e saccheggi in danno di alcuni proprietari del paese e del contado dopo aver disarmato il posto di Guardia Nazionale; le armi vennero date ai nuovi adepti della sollevazione….

 ……. 12 febbraio 1863 - tre briganti ricattarono in Molinara Rocco Longo. Il sequestrato, arrivato nel bosco di Santa Croce di Morcone [del Sannio], fu presentato al colonnello Caruso, il quale gli dettò il seguente biglietto: Caro padre Se brami rivedermi è necessario mandarmi subito 2 mila ducati se no ci rivedremo all'altro mondo; così ti fa dire il colonnello Caruso. Tuo figlio Rocco". Le autorità di pubblica sicurezza venuta a conoscenza della cosa, impedirono alla famiglia Longo di mandare ai briganti la somma dovuta. Dopo due giorni, Caruso non vedendosi arrivare il denaro disse al ricattato: "io, come feci scrivere ai tuoi, ti dovrei uccidere; però, per dimostrare ai posteri la mia pietà verso gli infelici, ti lascio libero tenendomi, come ricordo, i padiglioni delle tue orecchie. E ciò detto, gli fece da Antonio Punzi staccare le cose desiderate ……..

…… 3 settembre 1863 - Concetta Chiafari fu Tommaso da Molinara fatta prigioniera nel suo fondo in contrada Murge venne uccisa da uomini della banda Caruso …. La Chiafari si recava nel suo fondo in contrada Murge e fu, da un brigante afferrata e condotta innanzi a Caruso, il quale in quel giorno, teneva come commensale, l'altro capobrigante Schiavone. La Chiafari, giunta innanzi al Caruso, gli si gettò ai piedi ed incominciò a piangere. I piagnucoloni non sono degni di stare su questa terra, le disse Caruso, e ordinò a Giuseppe Celli fu Andrea, di S. Paolo, che poi fu fucilato in Castelfranco, di uccidere la Chiafari…..

INDIETRO

HOME PRINCIPALE