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BRIGANTAGGIO A SANT'ELIA FIUMERAPIDO

da: http://www.comune.santeliafiumerapido.fr.it/brigantaggio.php

Il fenomeno del brigantaggio postunitario ebbe una certa diffusione nelle zone montuose circostanti, dove i briganti trovarono rifugio sicuro e poterono scendere agevolmente a valle per compiere i loro misfatti. Tristemente famosa fu la banda di Colamattei che, proveniente da Colle S. Magno, si era stanziata sui monti di Valleluce, nelle grotte successivamente dette "dei briganti". Nella notte del 5 gennaio 1868 la banda sequestrò il parroco di Valleluce, Don Luigi Amato, per la liberazione del quale furono pagati 3.000 ducati. Nella primavera del 1868 il Colamattei, con alcuni compagni, si consegnò ai carabinieri di S.Elia e fu trasferito prima nelle carceri di Caserta e poi di Cassino, dove finì i suoi giorni. Si ricorda ancora la losca figura di Antonio Palombo che invece continuò la sua opera indisturbato e fu catturato solo nel 1920, perché costretto a letto a causa di una grave malattia.

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