CASTELPAGANO Terra del Sannio Beneventano

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O R I G I N I

 La presenza dell'uomo nell'agro di Castelpagano "é remotissima, é documentata dagli utensili lapidei postchelleani e da fossili umani ivi rinvenuti. L'ascia Postchelleana di Castelpagano (conservata in un museo di Roma), se non può ritenersi indizio sicuro della persistenza dei Paleolitici Chelleani, é certamente un documento del periodo di transizione tra il Paleolitico e il Neolitico nel Sannio". [M. ROTILI, Benevento e la provincia sannita, ABETE Roma, 1958] Gli oggetti Neolitici (pietra Levigata e ceramici), trovati nei Comuni vicini (Riccia, Colle Sannita "Toppo S. Filippo", Morcone, Pontelandolfo, ecc.), ci assicurano di una presenza umana già dall'epoca Neolitica nelle vicinanze di Castelpagano. In contrada "Paolina" sono stati rinvenuti cinque coltelli di selce e uno di quarzite, un giavellotto, tre cuspidi di lancia e altrettante frecce; nella zona di "Catellana-Mazzocca" é stato rinvenuto un coltello di quarzite, sei di selce, un giavellotto, due cuspidi di lancia, un raschiatoio, un punteruolo e una freccia, in contrada "Escamare" (schamarre) é stato rinvenuto un giavellotto. I suddetti reperti, sono conservati nei musei di Campobasso, Baranello, in quello preistorico ed etnografico di Roma, nel museo Sannitico di Benevento e in quell'Antropologico dell'università di Napoli. ….. Negli anni fra il 1200 e il 750 a.C. si ebbe la prima e grande migrazione nella penisola Italiana. Le Popolazioni che giunsero sia per mare sia per terra, si fusero agli Italici dando origine a vari e nuovi gruppi etnici. Fra questi, i Sabelli, presenti nell'Appennino meridionale, fino all'attuale Basilicata. Fu dal ceppo Sabellico che si formò il popolo Sannita, prevalentemente nell'attuale Sannio Beneventano. Questo popolo sviluppò una civiltà propria, storicamente molto importante, cresciuta a tal punto da riuscire a contrastare, per vari decenni, la dilagante e potente Civiltà Romana [G. NISTA, Castelpagano nella cronistoria, inedito, 2000].

 

I Sanniti avevano un'organizzazione confederativa fra i gruppi etnici in cui si dividevano: PENTRI, CAUDINI, CARACENI e FRENTANI. I centri abitati, già Sanniti, più vicini a Castelpagano erano: Mucro (Morcone), Murgantia (Baselice), Cenna (San Marco dei Cavoti), Saipins (Sepino-Altilia), Sirpio (Sassinoro), Vercellium (Circello?) [D. M. RICCHETTI Castelpagano, Fasano Editore Cosenza, 1983]. I nomi di questi paesi si conoscono grazie alla TABULA BAEBIANA, in bronzo, rinvenuta in Contrada Macchia di Circello nel 1831 e datata intorno al 101 d.C., in essa sono elencati, oltre alla città di BAEBIANO, i nomi di 21 paghi, o pagi (distretti rurali, presso gli antichi Romani) [G. NISTA, Castelpagano nella cronistoria, inedito, 2000].

Alla Tabula Baebiana, manca, purtroppo, una buona parte della colonna. Il PAGUS HERCULANEUS, indicato nella Tabula Baebiana, quasi certamente corrispondeva all'attuale Castelpagano. Un ulteriore conferrna ci viene dal ritrovamento avvenuto a Castelpagano di due statuine bronzee d'Ercole (Eracle) ed esposte al museo del Sannio di Benevento, sez. Archeologia, sala XI tab. X°, le stesse sono esemplari d'arte Italica nell'area Sannitica del V secolo a.C., ciò fa supporre che in questo PAGUS HERCULANEUS era praticato il "culto d'Ercole" e vi fosse un tempio a lui dedicato [D. M. RICCHETTI Castelpagano, Fasano Editore Cosenza, 1983].